macchiati di offensiva,
sventolano le cupe dita
verso l'emblema della
mia distruzione.
-distrugge il futuro-
Pareti spoglie
dei vestigi di
un passato troppo remoto
si vestono.
-azzanna il presente-
Il novus cammina incerto
tra i corridoi della mia ei fu anima
Gemendo in un rombo di addio
-conosce l'imperfetto-
La sua voce tuona da dietro il palcoscenico,
ora calo il sipario.
-cancella il passato-
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